venerdì 23 dicembre 2011

In transito

Blogspot mi piace, è uno spazio amichevole e intuitivo, ma mi sono imbattuto in problemi insormontabili.
Perciò il trasloco da Splinder prosegue fino a Wordpress.

Il blog riparte da qui:
http:// rudighedini.wordpress.com/

giovedì 22 dicembre 2011

La sera dei quattro pali in dieci minuti

Ci sono partite natalizie come Inter-Lecce che sembrano fatte apposta per il buonumore.
Una dozzina di palle-gol, quattro gol e quattro pali, un numero imprecisato di discese sulle fasce di Maicon e Nagatomo, cross azzeccati, triangolazioni strette, persino il gol di uno che si trascinava per il campo (Alvarez), e il portiere che nasconde una serie di clamorosi svarioni al centro della difesa… Poi si va a lggere la classifica e la Lazio sta a 4 punti, l’Udinese (cioè la Champions) a 6, e persino la vetta (Milan e Juve) sembra “solo” a 8 punti.

Fatta la tara al clima natalizio e alla terribile debolezza difensiva del Lecce, che becca 3 gol a partita, l’Inter di ieri sera è stata spettacolarmente incompleta. Appena aveva il palone, poteva segnare. Appena il pallone l’avevano gli altri, poteva subire gol.
Il dinamismo è in alcuni, il cervello in altri. Per un’ora Maicon è stato travolgente, nell’ultima mezzora Nagatomo è sembrato un fenomeno, persino Obi e Faraoni si sono sovrapposti spesso e positivamente. Non mi è affatto dispiaciuto Forlan (2 pali), quando vedo Milito lucido ormai mi commuovo, lo stesso Pazzini (che pure ha sbagliato due gol fatti) è apparso voglioso di festeggiare la notizia della paternità.

Ma i palloni persi in mezzo al campo da Thiago Motta e Alvarez aprivano autostrade, che solo Corvia poteva trasformare in viottoli accidentati, per tre volte si è trovato a battere a colpo sicuro, e ogni volta non si sapeva dove fossero Lucio e Samuel. L’ingresso di Cambiasso ha coinciso con la fase di gestione del vantaggio, e Cambiasso resta uno dei calciatori più intelligenti del pianeta, ma fino al 4-1 ho temuto che la partita potesse riaprirsi.

Per dare equilibrio a questa squadra, serve innanzitutto un mediano. Uno come Oriali, come Marini, come Gattuso, come Tardelli, come Mauro Silva, come Mascherano…

mercoledì 21 dicembre 2011

I giornalisti sono dei privilegiati, dice Elsa Fornero. I professori universitari, invece...

"Possiamo anche dire che la vostra categoria si è avvalsa di certi privilegi, forse per la vicinanza al potere politico. E quindi anche la vostra categoria sta sperimentando un mondo che non fa sconti a nessuno. La parola dura competizione vale per l'idraulico e vale anche per il giornalista. Questo è un richiamo per voi su cui bisogna fare una riflessione".

Le parole del ministro Fornero mi suscitano un forte malumore.
Non perché non siano vere. Ma se c'è una categoria privilegiata, in Italia, una che si caratterizza per "la vicinanza al potere politico", e che si è fatta "sconti" a ripetizione, divenendo casta prima che Stella e Rizzo scrivessero della casta politica, che non conosce nemmeno l'etimo di "competizione", che lavora quando vuole, che viene pagata anche se non lavora, che va in pensione quando gli va e che è piena di eccezioni alla regola, è la categoria dei professori universitari.
Quella da cui viene e spero torni presto la professoressa Fornero.

domenica 18 dicembre 2011

Ricomincio da qui

Le trasmissioni riprenderanno presto.
Il trasloco da splinder è in corso, ma sarà un trasloco leggero: il blog ricomincia daccapo, e ogni tanto pubblicherò qualche vecchio post.